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Auto elettriche, possibile ricaricarle in casa

22/05/2010
di Giovanni Iozzia

Un provvedimento dell’Autorità per l’energia elettrica rimuove i vincoli che impedivano l’installazione dei punti di ricarica nelle abitazioni e nei condomini

Sarà ancora più agevole alimentare una vettura elettrica. Infatti, fino a poco tempo fa le norme in vigore ponevano dei vincoli alle modalità di ricarica. Adesso c’è un provvedimento dell’Autorità per l’energia elettrica che elimina tutte le norme che ostacolavano la possibilità di predisporre dei punti di ricarica presso le utenze domestiche.
Grazie a questo intervento dell’Autorità sarà possibile installarli nelle abitazioni private e loro pertinenze, o negli spazi condominiali (previo accordo dell'assemblea condominiale) richiedere al proprio fornitore di energia elettrica diversi punti di fornitura, ognuno con un contatore, destinati specificatamente all'alimentazione di veicoli elettrici. Il provvedimento si estende anche alle aree aziendali destinate a parcheggio di flotte di veicoli. L'Autorità ha anche stabilito che ai punti di ricarica verrà applicata la stessa tariffa di trasporto già prevista per altri usi, indipendentemente dal fatto che il richiedente sia un cliente domestico (famiglia) o non domestico (impresa). Per l'energia, il prezzo potrà variare a seconda dell'offerta che verrà selezionata fra quelle dei diversi venditori del mercato libero e potrà essere diversa da quella scelta per la fornitura domestica.
Un aiuto normativo nei confronti di un settore che, si prevede, nei prossimi anni avrà certamente una forte espansione.

L’Unione europea, che ha già deciso di destinare importanti risorse alla ricerca proprio sul fronte delle auto elettriche, ha varato il Piano Cars21 per incentivare la loro diffusione in tutto il continente.
Anche gli italiani si mostrano sensibili a questa innovazione come ha dimostrato una ricerca fatta da SWG per conto di FederUtility, la federazione che riunisce le aziende locali dell'acqua del gas e dell'energia, nella quale si dice che il circa 70% degli automobilisti italiani sarebbe disponibile a comperare un'auto elettrica. I requisiti che vengono richiesti sono la disponibilità immediata sul mercato, una buona autonomia e la facilità di accesso ai punti di ricarica. In questo senso giocano un ruolo importante le realtà locali come, ad esempio, i comuni di Roma, Pisa, Milano e Brescia che grazie ad una serie di accordi (con Renault le prime due, con Enel le seconde) sono in grado di supportare un certa richiesta di energia per vetture elettriche. Bisogna ancora superare alcune resistenze, in gran parte concettuali, ma in Italia circa 457 comuni, serviti dalle aziende associate a FederUtility, potrebbero essere pronti a fornire un servizio adeguato.
Nei prossimi anni, infatti, ci sarà una vera e propria invasione di automobili elettriche poiché tutte le case automobilistiche hanno pienamente colto la necessità di consumi più contenuti e di un impatto ambientale minore.