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Patente a punti: per il 62% degli italiani è inutile
02/07/2011
di Fabiana Muceli
A otto anni dalla sua entrata in vigore, uno studio di Direct Line rivela lo scetticismo nei confronti del sistema

In occasione dell'anniversario, la compagnia di assicurazione online Direct Line ha intervistato gli italiani per chiedere loro un parere sull’efficacia del provvedimento. Ebbene, secondo il 62% degli intervistati la patente a punti non ha migliorato la sicurezza sulle strade in modo sostanziale, perché non scoraggia i guidatori a commettere infrazioni. Il 7% del campione analizzato pensa che gli indisciplinati sulle strade italiane siano aumentati, mentre il 26% riconosce una valenza educativa alla patente a punti.
Il 5% degli automobilisti, infine, considera il limite di 130 km orari sulle autostrade troppo basso, con un aumento fino all'8% se si prendono in considerazione solo gli under 25. A quanto pare, però, la patente a punti rappresenta un deterrente o meno, in base all'età degli intervistati. Il 10% con più di 45 anni pensa che il sistema sia inutile, il 20% degli automobilisti più giovani (dai 25 ai 35 anni) invece dichiara che la paura di vedersi sottrarre dei punti dalla patente frena la messa in atto di infrazioni.
Sostanziali differenze anche tra il nord e il sud del paese. Maggiormente favorevoli alla patente a punti i bresciani, mentre i più critici sono i palermitani. Milano invece si dimostra più scettica di Roma, mentre a Cagliari risiedono gli automobilisti più insofferenti ai limiti di velocità .
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