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Da ieri il Savonese è in fiamme

26/12/2011
di Irene Masoni

Dal giorno di Natale bruciano i boschi nel Comune di Vado Ligure. Chiuso un tratto della A10, 250 gli sfollati

[ Savona ] - Dopo l’emergenza alluvione del mese scorso la Liguria continua ad essere tristemente sotto i riflettori della cronaca. Questa volta è il fuoco a mettere in allerta gli abitanti del Savonese. Dal giorno di Natale le fiamme stanno infatti bruciando i boschi che circondano il Comune di Vado Ligure e le frazioni circostanti. Dopo ormai oltre un giorno di attività il fronte delle fiamme si è esteso per quasi 4 km e il forte vento che imperversa sull’area, nonostante nelle ultime ore sia in leggera diminuzione, non facilita sicuramente gli interventi di spegnimento.

Molte sono le abitazioni evacuate dalla protezione civile, per un totale che oggi ha raggiunto i 250 sfollati. Dalla notte l’incendio ha iniziato a creare grosse difficoltà anche alla viabilità, tanto da comportare la chiusura, per qualche ora, di un tratto dalla A10, da Spotorno a Vado Ligure, a causa del denso fumo che rendeva critica la visibilità per gli automobilisti. Per la precisione, è stato interrotto il traffico tra Spotorno (Km. 52,7) e il Raccordo A10 - A06 al Km 44 (Km. 44,7).

Da ieri operano sul posto oltre centocinquanta uomini, tra Vigili del Fuoco accorsi da tutta la Liguria e dal basso Piemonte, che vanno ad aggiungersi ai numerosi agenti del Corpo Forestale e ai volontari della Protezione Civile. Dalle prime luce dell’alba hanno ripreso il loro lavoro sulla zona anche i cinque canadair e i due elicotteri della Regione Liguria, nella speranza di fermare l’incendio che, dopo ormai 24 ore di attività e con ben sei distinti fronti, ha mandato in fumo oltre 200 ettari di verde.

A causa dell’incendio è stata chiusa anche la discarica di Boscaccio e, come ha dichiarato nelle ore passate il sindaco di Vado Ligure, Attilio Caviglia, «la situazione e' ancora di vera emergenza, la speranza è che i mezzi aerei, cosi' come il lavoro incessante delle squadre di soccorso a terra, possano contenere l'avanzare del fuoco che minaccia ancora molte abitazioni».