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SAAB: c´è ancora speranza


01/01/2012
di Gianluca Maxia

Non bisogna mettere la parola fine alla lunga e speciale storia del famoso marchio Svedese: all´orizzonte spunta una speranza che viene dalla Turchia

SAAB: c´è ancora speranza
L'ultimo anno è stato un periodo di sofferenza per il marchio Saab e tutti i suoi dipendenti. Nel 2011 la GM ha venduto, per 400 milioni di dollari il marchio alla Swan, società che cercò di riordinare la produzione e risollevare i destini di Saab, senza però avere successo. Il 19 Dicembre 2011, infatti, fu annunciato che il marchio Saab sarebbe verosimilmente rimasto solo sugli aerei di Saab Aviation, dopo il fallimento di Saab Automobile. Il tribunale svedese di Vaenersborg ha comunicato infatti la bancarotta per tre delle principali società' del gruppo, Saab Automobile Aktiebolag, Saab Automobile Tools e Saab Automobile Powertrain.

Swan ha confermato che in assenza di nuovi fondi, la società' diventa insolvibile. La dichiarazione di fallimento risponde ai migliori interessi dei creditori”. Il direttore generale di Swan, Victor Mueller, ha cercato in ogni modo di trovare un accordo per salvare il costruttore scandinavo, fondato nel 1937 con il sostegno del Governo di Stoccolma per fabbricare inizialmente aerei (successivamente si e' diversificato nell'auto), ma i suoi sforzi si sono arenati davanti all'opposizione di Gm. Il colosso americano ha respinto con determinazione eventuali progetti di accordo con partner cinesi in quanto contrario a trasferire loro i brevetti tecnologici Saab che ancora possiede. I tentativi per vendere Saab ai cinesi di Youngman o di Pang Da erano però considerati l'ultima possibilità' di salvataggio per il costruttore scandinavo.

Naufragata la trattativa con i cinesi sembrava veramente giunta la parola fine per il celebre marchio svedese, quando il sito economico Bloomberg riaccende la speranza, comunicando che è a conoscenza di un interessamento da parte del marchio Mahindra. Secondo Bloomberg, che cita due fonti anonime vicine alla vicenda, i vertici della Casa indiana starebbero tentando ora di avviare una trattativa privata con i due amministratori nominati dal tribunale per sovrintendere alla bancarotta e con il management della Swedish Automobile, società a cui fa capo la Saab. Il portavoce della Mahindra, Roma Balwani, tuttavia ha rifiutato di commentare l'indiscrezione.

L'amministratore delegato della Saab, Victor Muller, tuttavia, è ottimista: ha dichiarato che nell'ultimo mese più società hanno espresso il loro interesse nei confronti della Casa svedese e, quindi, sussistono ancora i presupposti per emergere dalla bancarotta. Una delle due fonti anonime, in particolare, ha anticipato che un'azienda turca sarebbe già pronta a investire nel marchio. Il Governo turco, infatti, punterebbe ad avere una casa automobilistica nazionale e, per perseguire questo obiettivo, starebbe tentando di aiutare un costruttore locale ad acquisire almeno una parte della Saab. Tutti gli appassionati di Saab si augurano che venga trovata una soluzione perché il nome Saab fa parte della memoria di tutti noi, e perderlo, dopo tutti i modelli di successo e la stima che si è guadagnato nell'opinione dei clienti in tutto il mondo, sarebbe veramente un peccato. Forza Saab.
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