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Pininfarina, a Ginevra con la Concept Car Sergio


08/03/2013
di Grazia Dragone

Debutta al Salone elvetico la visione moderna della barchetta 2 posti realizzata in omaggio al Senatore Sergio Pininfarina

Pininfarina, a Ginevra con la Concept Car Sergio
[ Ginevra ] - Un omaggio speciale all’uomo che ha guidato l’atelier Pininfarina per 40 anni sfila al Salone di Ginevra nello stand dedicato, dove i riflettori sono puntati sulla Sergio Concept, che si sposa al marchio italiano più amato al mondo, la Ferrari.

La Sergio è una barchetta biposto compatta e sportiva, che sfoggia linee filanti e sensuali. La sportiva è stata realizzata sulla base meccanica della Ferrari 458 Spider, mentre lo stile è indipendente dai canoni stilistici tipici del Cavallino.

“Mio Padre sarebbe fiero di questa concept car – commenta il Presidente Paolo Pininfarina – perché esprime i valori estetici che lo hanno sempre ispirato: la purezza delle linee, l’armonia delle forme, l’equilibrio. In più, lo farebbe felice questo ennesimo esercizio sul marchio Ferrari, al quale ci lega una storia che ha contribuito a definire le più belle auto di tutti tempi in un’evoluzione che dura ormai da 60 anni e non accenna a finireâ€.

La Sergio si distingue per uno stile semplice e limpido, proporzioni estreme, un volume anteriore dinamico. I due volumi si sviluppano dall’esterno all’interno della vettura, creando una linea di divisione/unione tra il posteriore e l’anteriore. La Sergio propone parafanghi ispirati alle auto sportive e da competizione degli Anni Sessanta. Lo sviluppo anteriore semiflottante con lo spoiler sotto il frontale esprime forza e funzionalità, consentendo la stabilizzazione del carico aerodinamico e dello scambio termico. Infine, il nolder posteriore e l’estrattore chiudono il disegno dell’auto. Tutte le parti tecniche (maniglie, alettoni, fori prese aria) sono concentrate nelle parti scure della carrozzeria.

Sul frontale, la Sergio sviluppa in chiave futuristica il tema di Pininfarina dell’integrazione dei fari in un unico elemento trasversale trasparente, come nella Dino Berlinetta Speciale del 1965. Nel posteriore le luci reinterpretano i temi circolari della storia Pininfarina-Ferrari. Il cofano motore posteriore riprende la grafica a fori circolari di altre realizzazioni storiche dell’atelier.

Vettura realistica, destinata ad una realizzazione in serie limitata, la Sergio adotta la meccanica di una Ferrari 458 spider. Un elemento di innovazione è costituito dai poggiatesta flottanti ed aerodinamici collegati al rollbar anziché al corpo dei sedili. Davanti al pannello porta, in un piccolo incavo del canale, sono alloggiati due caschi, realizzati su disegno specifico della Pininfarina Extra in collaborazione con Newmax e personalizzati con il colore dell’esterno vettura.

La selleria interna è rivestita in cuoio grigio chiaro anticato associato nei sedili ad un tessuto dalla trama tecnica con richiami di colore bronzato. Rispetto alla vettura d’origine sono stati inseriti cerchi ruota in lega leggera monodado da 21 pollici, con disegno specifico, e un mozzo derivato dalla versione 458 Challenge; nuovi fanali posteriori a led; nuovi gruppi ottici anteriori specifici inseriti nel paraurti; porte specifiche senza vetri e con apertura inclinata verso l’alto di 45 gradi. Per migliorare la protezione degli occupanti è stato realizzato un roll-bar a cui è stato applicato uno spoiler fisso che aumenta il carico aerodinamico sul retrotreno. La Sergio offre prestazioni da vera sportiva con uno 0-100km/h stimato a scendere al di sotto dei 3,4 secondi.

La passerella di Ginevra ospita anche una delle Ferrari più amate dal Senatore Sergio, la Dino Berlinetta Speciale, esemplare unico presentato nel 1965 al Salone di Parigi. Dal 1967 la Dino fa parte della collezione dell’Automobile Club de l’Ouest ed è esposta assieme ad altre vetture storiche nel Musée de l’Automobile du Mans. La parte frontale è stata studiata in modo da offrire la minor resistenza all’aria. I gruppi ottici anteriori sono racchiusi in una carenatura in perspex. Il cofano presenta una superficie liscia, interrotta da una feritoia regolabile per l’uscita dell’aria. I parafanghi si raccordano morbidamente alla fiancata.

La vista laterale è caratterizzata dalla linea della cintura che si sviluppa in altezza fino a terminare in una sezione tronca. Il parabrezza è ampio. La parte posteriore, in cui è alloggiato il gruppo propulsore, termina con una sezione tronca. Nell’interno la plancia portastrumenti comprende gli apparecchi di bordo e i vari comandi. I due sedili speciali sono ricoperti in pelle. Il vano posteriore è dotato di apposite paratie imbottite di materiale antitermico. Tutti gli elementi sono imbottiti di gommapiuma antiurto e rivestiti in pelle elastica.

Fotogallery

Un omaggio speciale all’uomo che ha guidato l’atelier Pininfarina per 40 anni sfila al Salone di Ginevra nello stand dedicato, dove i riflettori sono puntati sulla Sergio Concept, che si sposa al marchio italiano più amato al mondo, la Ferrari.
La Sergio si distingue per uno stile semplice e limpido, proporzioni estreme, un volume anteriore dinamico.
Sul frontale, la Sergio sviluppa in chiave futuristica il tema di Pininfarina dell’integrazione dei fari in un unico elemento trasversale trasparente, come nella Dino Berlinetta Speciale del 1965.
Nel posteriore le luci reinterpretano i temi circolari della storia Pininfarina-Ferrari. Il cofano motore posteriore riprende la grafica a fori circolari di altre realizzazioni storiche dell’atelier.
Vettura realistica, destinata ad una realizzazione in serie limitata, la Sergio adotta la meccanica di una Ferrari 458 spider.
Rispetto alla vettura d’origine sono stati inseriti cerchi ruota in lega leggera monodado da 21 pollici, con disegno specifico, e un mozzo derivato dalla versione 458 Challenge.
La selleria interna è rivestita in cuoio grigio chiaro anticato associato nei sedili ad un tessuto dalla trama tecnica con richiami di colore bronzato.
La Sergio offre prestazioni da vera sportiva con uno 0-100km/h stimato a scendere al di sotto dei 3,4 secondi.
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