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La Bugatti riemersa dalle acque va all´asta a Parigi

11/01/2010
di Fabiana Muceli

La Bonhams annuncia la vendita dell´auto ripescata lo scorso luglio, dopo 73 anni passati sul fondo del Lago Maggiore

Sul fondo del Lago Maggiore per 73 anni. Poi ripescata lo scorso luglio, trent'anni dopo essere stata avvistata la prima volta da un gruppo di sub. La lunga vita della Bugatti di Ascona, una Type 22 Brescia Roadster circondata da leggende e falsi miti, continuerà nel prossimo Retromobile di Parigi, dove verrà venduta all'asta al prezzo di partenza di circa 95 mila euro.

La casa d’aste britannica Bonhams annuncia l'evento nel proprio sito e la notizia fa il giro del mondo. Nonostante la Bugatti sia in condizioni estremamente deteriorate, se ne assicura il possibile restauro. All'acquirente rimarrà solo da decidere se riportare ai vecchi fasti l'inconfondibile Bleu France della tinta originaria che a tratti è ancora visibile sulla carrozzeria, crearne una replica o esporla nelle condizioni in cui si trova attualmente. Portandosi comunque a casa un pezzo di storia, vera o presunta.

Dopo le ipotesi che si sono susseguite in questi anni sull'affondamento dell'auto d'epoca, a dare un proprietario e una storia credibile alla misteriosa vettura ci ha pensato Hans Matti, uno dei maggiori esperti di Bugatti in tutta Europa. Servendosi del numero di matricola, è risalito all'origine del giallo: la Type 22 fu acquistata e portata ad Ascona da Marco Schmuklerski, un architetto svizzero di origini polacche che la comprò l’11 aprile 1925. Probabilmente stanco dei problemi legati al pagamento dei dazi doganali, il cui saldo mancato prevedeva la distruzione della vettura, decise di evitare il tutto immergendola nel lago attaccata a una catena che poi si è spezzata.

In tutto il mondo esistono meno di 3 mila Bugatti, ecco il perché del tanto clamore attorno all'auto del lago che, seppure deteriorata, rimane un pezzo unico. L'asta si terrà nella capitale francese il prossimo 23 gennaio, all'interno della mostra delle auto d'epoca, in programma dal 22 al 31 gennaio a Porte de Versailles. Il ricavato sarà devoluto alla fondazione Damiano Tamagni, così come annunciato a luglio, quando fu ripescata.