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Protesta a Termini Imerese: diciassette operai sul tetto


20/01/2010
di Fabiana Muceli

Le lettere di licenziamento fanno scattare la mobilitazione dei dipendenti della ditta di pulizie che opera nello stabilimento

Protesta a Termini Imerese: diciassette operai sul tetto
Un gesto disperato, deciso al cambio del turno. Diciassette lavoratori della Fiat di Termini Imerese hanno passato la notte sul tetto di un capannone dello stabilimento, senza cibo e al freddo, ad un'altezza di venti metri. La mobilitazione è scattata dopo le lettere di licenziamento, in seguito alla decisione dell'azienda torinese di riassorbire le attività di pulizia date in appalto alla Delivery Email, società che si occupa della movimentazione dei cassoni contenenti gli scarti metallici.

La Fiat procederà con i licenziamenti a partire dal prossimo primo febbraio e i manifestanti sembrano decisi a proseguire nella loro protesta, come ha sostenuto il delegato sindacale della Filcams Cgil, Antonio Tarantino, anche lui sul tetto insieme agli operai. Raggiunto al telefono dai giornalisti, ha poi dichiarato che i lavoratori non scenderanno senza risposte chiare e positive sul loro futuro. La convinzione di voler continuare sembra irremovibile, ed è confermata dalla richiesta di tende e materassi per potere affrontare in condizioni migliori la seconda notte.

Intanto i sindacati stanno cercando di intavolare una trattativa con la Fiat, di concerto con la Prefettura di Palermo. Ma la protesta degli addetti alle pulizie ha contagiato anche le tute blu, che ieri hanno fermato la produzione per un'ora, in segno di solidarietà. Il fatto che l'azienda non rinnovi i contratti con la società d'appalto, è interpretato come un segnale chiarissimo: Termini Imerese chiuderà e la preoccupazione tra i dipendenti è altissima.

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