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Torino - Lione: Nuovi sondaggi in Val di Susa
21/01/2010
di Chiara Solitario
Ci saranno sicuramente momenti di tensione per la presenza dei “NO TAV” e di un altro esponente conosciuto ormai in molte piazze e comizi italiani: Beppe Grillo

Secondo le previsioni la TAV finirà tra circa vent’anni, quando gli artefici di questo progetto, purtroppo non ci saranno più, quando si renderanno conto che l’Italia avrà un buco di non si sa quanti miliardi e a chi toccherà sanarlo? Saranno proprio i cittadini italiani. E cosa porterà di buono questo progetto? Non si sa… quello che fin’ora è certo è che lascerà una valle davvero sconvolta. La rivolta degli abitanti della Susa sembra non voler gettare la spugna, anzi sono più agguerriti che mai. Oggi 21 gennaio alle 14,30 a Susa, ci sarà all’Autoporto, il presidio “NO TAV”! Ospite d’onore e a grande richiesta Beppe Grillo, lui che pur di andare contro l’ingiusto farebbe carte false, lui che di certo non ha peli sulla lingua. Migliaia di persone a protestare contro l’alta velocità, contro questo progetto che per tanta gente del posto, non ha davvero senso.
LE PROTESTE DEGLI ABITANTI. “Alle tre di notte del giorno 19 gennaio 2010 millecinquecento poliziotti hanno preso militarmente a Susa, un'area privata all'interno di uno svincolo autostradale per installare una delle famose trivelle che dovrebbero verificare i terreni per la linea TAV. I nostri vecchi in Valle dicono che di notte si muovono solo i ladri e malfattori; quelli che vogliono il TAV evidentemente seguono gli stessi criteri”. Queste le dichiarazioni di alcuni abitanti sconvolti dal progetto e contrari alla realizzazione della TAV. Tale accanimento c’è magari perché la linea attuale che collega Torino con Modena funziona alla grande e anche se ci mette il doppio del tempo della TAV, naturalmente garantisce un confort di viaggio, adeguato alle esigenze di ciascun passeggero.
“Ammesso che si potesse mai realizzare tale linea ci vorrebbero almeno 20 anni di cantieri. Durante questi anni i costi aumenterebbero e tutto il traffico ferroviario dovrebbe essere trasferito per lunghi periodi sull'autostrada, poiché la costruzione della nuova linea coinvolgerebbe anche la vecchia bloccandola di fatto”. A questo punto si ha la paura, che ancora non si è fatto bene il calcolo del rapporto costi/benefici, sulla nuova linea.
Nonostante comunque l’amarezza di molti, resta il fatto che un’altra grande maggioranza vuole e sostiene la linea TAV, quindi bisognerà aspettare ancora qualche giorno per capire meglio, di “quale morte devo morire” gli abitanti della Val di Susa.
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