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Pioggia artificiale in Formula 1: Bernie Ecclestone vs Mark Webber
05/03/2011
di Fabiana Muceli
Bernie Ecclestone avanza la proposta dei sistemi di irrigazione sui circuiti, Mark Webber la definisce “una stupidaggine”
Ecclestone dichiara di averci meditato parecchio, aggiungendo anche che numerosi circuiti sarebbero attualmente dotati di un sistema di irrigazione tale da poter permettere di far piovere “nel bel mezzo di una gara” o “negli ultimi giri, previo avviso due minuti prima di bagnare l’asfalto”. La proposta della pioggia a comando arriva dopo quella delle scorciatoie per tagliare la pista e ridurre i tempi su giro, ma come la precedente non ha raccolto grandissimi entusiasmi, Pirelli a parte che invece ha accolto benevolmente la proposta.
Tra i piloti parecchio scetticismo: su tutti quello di Mark Webber che non ha usato giri di parole per definire la proposta della pioggia artificiale una “stupidaggine”. Secondo il pilota australiano sono le condizioni atmosferiche diverse a favorire il divertimento. “Gente come Jimmy Clark e Ayrton Senna si rivolterebbero nella tomba”, ha commentato ancora Webber che non ci sta a sentir parlare di una Formula 1 noiosa.
Parere condiviso anche da Nick Fry, numero uno della Mercedes: “Le condizioni artificiali non sono nella natura della Formula Uno”. Le numerose alternative, secondo Fry, esistono già e si riferiscono alle opportunità delle gare in calendario: durante il giorno, in notturna, attraversando tutti i continenti. “Non penso che qualcuno possa dire che la passata stagione sia stata noiosa”, è stato il suo commento conclusivo.
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