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Anas, dal primo maggio pedaggio sul Gra

21/01/2011
di Fabiana Muceli

Alemanno, Polverini e Zingaretti annunciano il ricorso al Tar. Il Codacons invita gli automobilisti a non pagare

Il Grande Raccordo Anulare potrebbe diventare a pagamento dal prossimo 1 maggio: a diffondere la notizia il presidente Anas Pietro Ciucci, che ha incluso nel programma anche un tratto dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nessuna certezza perchè, stando alle parole di Ciucci, si è attualmente in attesa della presentazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri. Ripartono dunque le polemiche per il circuito romano, con il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, pronto a ripresentare un ricorso al Tar, seguito dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

“Siamo pronti a sostenere il ricorso al Tar - ha dichiarato il primo cittadino - Ribadisco che i romani non pagheranno il Raccordo. Vogliamo però intervenire anche a tutela dei pendolari e di tutti coloro che utilizzano questa strada con frequenza, per motivi di lavoro o di studio”. Sulla stessa linea Renata Polverini: “Abbiamo il dovere di garantire anche ai pendolari la gratuità del Gra”.

“Notizie prive di fondamento - ha affermato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli - è in corso un approfondimento tenendo conto anche delle istanze degli enti locali ed in particolare di coloro che utilizzano le autostrade con frequenza, per motivi di lavoro o per collegamenti nell'ambito urbano. Dopo questa fase si procederà a redigere il testo definitivo del Dpcm che in atto è in elaborazione”. Intanto il Codacons si prepara alle azioni di protesta, invitando gli automobilisti a rifiutarsi di pagare qualsiasi pedaggio. L'intenzione di trasformare il Gra in una arteria a pagamento è definita da Carlo Rienzi un'idea folle “determinerebbe il blocco totale della circolazione nella capitale, con gli automobilisti che utilizzerebbero strade alternative non in grado di reggere il traffico del Gra”.