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Fiat: chiude Termini Imerese
25/11/2011
di Irene Masoni
Per Termini Imerese è arrivato l’ultimo giorno di produzione. Da oggi per gli operai è cassa integrazione

Continuano intanto, in modo serrato, gli incontri tra il governo, le rappresentanze sindacali e Fiat. Ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza anche della Regione Sicilia, si è tenuto un incontro interlocutorio, durante il quale è stata affrontata la questione della mobilità e della concessione degli incentivi. Resta infatti legato allo scioglimento di questo nodo il passaggio dello stabilimento di Termini Imerese a DR Motor. La soluzione però non sembra ancora essere stata trovata e per una conclusione si dovrà aspettare almeno il 30 novembre, quando il governo si siederà di nuovo al tavolo con Fiat ed organizzazioni sindacali.
Stamani all’apertura dei cancelli gli operai si sono riuniti in assemblea, ascoltando gli esiti dell’incontro che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico. La Fiom ha annunciato, a partire dalla conclusione del secondo turno, «l’inizio di un presidio permanente che non consentirà di fare uscire le auto dallo stabilimento, fino a quando non ci sarà un accordo». Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, è convinto che, contrariamente a quanto dichiarato dal Ministero dello Sviluppo Economico, non vi siano stati passi in avanti in direzione di una soluzione. Ci sarò tempo fino al 30 per «decidere tutti insieme il tipo di risposte da dare a Fiat per fare sì che riveda le sue posizioni e si determinino le condizioni per un accordo».
Fa affidamento sull’opera mediatrice del governo, Panicali, responsabile del settore auto della Uilm, «nella speranza di trovare una soluzione soddisfacente per i lavoratori». Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl palermitana, invoca invece l’intervento del presidente della Regione Sicilia affinché «partecipi al tavolo fissato per mercoledì prossimo, per affermare con autorità che non devono e non possono esserci differenze di trattamento fra gli operai degli altri stabilimenti della Fiat e le tute blu di Termini Imerese».
Nel frattempo è intervenuto sulla questione anche il neo Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, rivolgendo un appello alle grandi imprese, perché queste non abbandonino il paese. Il governo, pur rispettando le autonomie di ciascuna parte, seguirà la vicenda nel tentativo di ricondurla ad una soluzione soddisfacente.
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