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E’ morto Gavio, imprenditore delle autostrade


16/11/2009
di Gaetano Scavuzzo

Era uno dei maggiori imprenditori italiani delle autostrade, aveva 77 anni

E’ morto Gavio, imprenditore delle autostrade
Si è spento Marcellino Gavio all’età di 77 anni, stroncato da un malore nella sua abitazione di Tortona. Gavio è stato uno dei protagonisti dell’imprenditoria italiana, in particolare nel settore delle costruzioni delle autostrade. Nato a Tortona nel 1932, Gavio era a capo, attraverso la holding Aurelia, di società quotate come Sias e Autostrade To-Mi oltre ad essere uno dei maggiori soci di Impresilo.

Titolare negli anni ottanta di diverse imprese di costruzione (Itineria, Italvie, Codelfa, Martora), sfruttò al massimo il processo di privatizzazione delle autostrade italiane rilevandone una buona parte, arrivando a controllare un consorzio composto da undici concessionari che hanno posto il suo gruppo al secondo posto (dopo Autostrade per l’Italia) nel campo degli operatori autostradali in Italia.

Nel decennio successivo Gavio si aggiudicò un gran numero di appalti pubblici, dall’entità complessiva di circa mille miliardi di lire. Tramite la holding Argofin, successivamente fusa nella controllante Finstrade, a sua volta assorbita dalla holding di famiglia Aurelia, ha condotto svariate attività finanziarie, rilevando due tra le più importanti imprese di costruzioni italiane: Itinera e Grassetto Lavori di Salvatore Ligresti e acquistando inoltre il 56,52% della Astm autostrada Torino Milano Spa (quotata in Borsa), il 90% della Satap Spa che gestisce l’Autostrada Torino-Piacenza, quote azionarie della Autostrada dei Fiori Spa che gestisce la Autostrada Savona-Ventimiglia e Roma-L’Aquila-Teramo e il 6,25% di Ferrovie Nord. Il gruppo di Gavio, attraverso la Sias (anch’essa quotata in Borsa) vanta il controllo della della «Salt» (Genova-Livorno) e della «Autocisa» (La Spezia-Parma) e l’Autostrada dei Fiori. Come azionista di minoranza, Gavio era presente anche nella società Raccordo Autostradale Valle d’Aosta.

Dagli inizi del 2007 Gavio possedeva una delle quote di controllo dell’azionariato di Impregilo, una tra le più grandi società di costruzioni e ingegneria italiana che in precedenza era controllata da Gemina della famiglia Romiti. Con Impregilo Gavio era entrato nell’operazione per il Ponte sullo Stretto di Messina. L’assetto azionario di Igli (la società che controlla Impregilo con il 29,86%) è ora composto in modo pariterico (33%) da Argofin (gruppo Gavio), Autostrade (Famiglia Benetton) e Immobiliare Lombarda (gruppo Ligresti).

Come spesso avviene in casi come questo, quando un imprenditore scompare il mercato specula sul futuro della società. Di fatto, la notizia della morte di Gavio ha mosso in Borsa i titoli delle società controllate: Sias ha accelerato e guadagna il 4,25% a 6,25 euro, Autostrade Torino Milano segna un progresso del 3,77% a 9,63 euro e Impregilo del 2,60% a 2,46 euro.

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