Audi - Casa automobilistica Audi


Perfetto! Gli anni Settanta segnano un avvicendamento tra modelli nuovi e non: nel 1974 arriva la piccola Audi, la 50, che però non otterrà il successo previsto; nel 1976, la Coupé esce di produzione; nell'agosto del 1977 arriva la 100 Avant. La svolta decisiva è datata 1980. Ferdinand Piëch, nipote del grandissimo Ferdinand Porsche, lascia la casa fondata dal nonno che ormai ha vinto quasi tutto quel che c'era da vincere, e passa ad Audi. Vulcanico come il nonno, al Salone di Ginevra presenta Audi quattro con l'obiettivo di partecipare al Mondiale rally del 1981. Una diffidenza che trova eco anche al Salone di Torino, dove il giornalista televisivo Gino Rancati, nel corso di un'intervista pone a Piëch una domanda relativa proprio alle numerose perplessità che in molti dimostrano rispetto alle quattro ruote motrici. Domanda alla quale, senza timori, Piëch secco risponde: "Se fra dieci anni ci saremo ancora, conteremo quante 4 per 4 saranno sul mercato".
Gli anni Ottanta su pista sono una sequenza di successi e vittorie. Come preventivato dallo stesso Piëch, Audi quattro esordisce nel Mondiale rally a Montecarlo nel 1981. La francese Michelle Mouton si ritira per problemi all'alimentazione, ma la squadra si affermerà nei successivi rally di Sanremo, di Svezia e nell'inglese RAC. L'anno seguente Audi conquista il mondiale marche e la Mouton è seconda nella classifica piloti. I successi continuano anche nei rally di altri paesi, compreso quello degli Stati Uniti. Nel 1983 Mikkola-Hertz sono primi nel Mondiale piloti, mentre Audi è seconda in quello marche. Audi Sport vince anche in tredici campionati nazionali. Poi la vittoria nel mondiale piloti e in quello marche (1984), mentre nel 1985 l'evoluzione della quattro (la S1) vince il Sanremo con Röhrl, e Mikkola-Hertz si affermano nel primo rally Hong Kong-Pechino. Dopo i tragici incidenti in Portogallo, Corsica e Safari del 1986, Audi decide il ritiro dalle competizioni, lasciando ai privati la libera scelta della partecipazione. Del resto, ormai la Audi quattro ha ben dimostrato quanto fosse stato preveggente il progetto di Piëch, e quali fossero le potenzialità della trazione integrale. Ma quello di Audi non sarà un addio definitivo: gli anni 90, infatti, vedranno la partecipazione vittoriosa delle V8 quattro al Campionato Tedesco Vetture Turismo.
Il costante orientamento alla ricerca e allo sviluppo, porta Audi all'elaborazione di nuovi, importanti progetti, come testimoniano la presentazione del prototipo crossover Pikes Peak al Salone di Detroit nel 2003, a cui fa seguito la splendida granturismo Nuvolari a Ginevra, e la concept car Le Mans quattro al Salone di Francoforte. L'Audi, grazie alla fiducia dei suoi dirigenti, alla passione dei suoi tecnici e alla dedizione delle maestranze, partendo da zero è riuscita a conquistare i vertici dell'automobilismo europeo. La casa dei quattro anelli è stata capace di raggiungere e surclassare, in immagine, chi vantava passati gloriosi e allori di ogni sorta. È l'esempio lampante di come l'unione tra passione e ragionevolezza consente di raggiungere "l'avanguardia della tecnica".

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