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Primo trimestre 2012, la Fiat presenta i conti


02/05/2012
di Giovanni Iozzia

Il Gruppo in territorio positivo grazie all’ottimo andamento della Chrysler che cresce nel mercato americano di oltre il 20%

Primo trimestre 2012, la Fiat presenta i conti
La Fiat ha chiuso il primo trimestre del 2012 con una gestione ordinaria di 866 milioni di euro sottolineando il forte contributo giunto dalla Chrysler. Lo comunica il gruppo attraverso un lungo comunicato stampa che, nel dettaglio, precisa che i ricavi ammontano a 20,2 miliardi di euro, con un abit di 895 milioni e un utile netto di 379 milioni; l’indebitamento netto industriale è di 5,8 miliardi mentre la liquidità è giunta a 21,4 miliardi.

Senza la Chrysler, però, i ricavi della Fiat sono stati di 8,7 miliardi di euro con una flessione del 5,7% rispetto al primo trimestre del 2011, ciò causato dal calo delle vendite in Europa e conseguentemente in Italia. In quest’area la crisi economica ha inciso in maniera molto forte ma anche le agitazioni, a cominciare da lungo sciopero delle bisarche, hanno avuto un ruolo non secondario. Nel panorama generale i marchi sportivi e di lusso (Ferrari e Maserati) hanno invece registrato un incremento delle vendite dell’11% pari a 0,7 miliardi di euro.

L’utile globale dell’intero gruppo è dunque di 866 milioni di euro. La Fiat da sola rispetto al 2011 si mantiene all’incirca in parità con un utile di 251 milioni. Un quadro, quello del Vecchio Continente, con più ombre che luci e che non prospetta un panorama positivo per il resto dell’anno.

Situazione completamente diversa nel Nord America (Canada, Stati Uniti e Messico) dove il Gruppo Fiat ha venduto 475.000 veicoli con un incremento del 33%. Negli Stati Uniti e in Canada gli incrementi sono stati del 39% e del 12%, rispettivamente con 398.000 e 56.000 mezzi venduti. E’ il ventiquattresimo aumento consecutivo. In Canada la Chrysler è attualmente il primo marchio nelle vendite con un quota di mercato del 15%.

Negli Stati Uniti con i 3,5 milioni di veicoli venduti il Lingotto aumenta del 14% e porta la sua quota di mercato all’11,2 contro il 9,2 del 2011. La Jeep ha venduto 114.000 modelli con il 35% di aumento, la Dodge 126.000 con un aumento del 24%. In totale la Chrysler ha venduto 79.000 unità con un incremento dell’85%. Per l’ottimo andamento del mercato si è aggiunto un terzo turno di lavoro negli stabilimenti di Jefferson North in Michigan e Belvidere in Illinois dove si producono le Jeep Grand Cherokee e Dodge Durango e la nuova Dodge Dart.

Le vendite per il Gruppo vanno bene anche in Sud America, in particolare in Brasile e Argentina, e sono in aumento in Asia e in Australia dopo un 2011 abbastanza difficile. Le vendite sono cresciute in generale del 29% e in dettaglio: del 28% in Cina, del 54% in Giappone e del 48% in Australia.

Per quanto riguarda i rimanenti mesi del 2012, il Gruppo intende proseguire secondo i piani strategici elaborati nel novembre 2009 per Chrysler e nell’aprile 2010 per la Fiat. Gli obiettivi sono: portare i ricavi a 77 miliardi di euro, l’utile della gestione ordinaria tra i 3,8 e 4,5 miliardi, l’utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi, l’indebitamento netto industriale tra i 5,5 ed i 6 miliardi. Molte speranza sono ovviamente riposte nel miglioramento generale della crisi economica in Europa. Infine la «Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi».
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