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Volpe: agile ed elettrica

26/01/2013
di Irene Masoni

Presentata in anteprima nazionale al Pala K di Cinisello. Una due posti elettrica che occupa soltanto 2,2 mq

[ Cinisello Balsamo, Milano ] - Piccola, anzi, piccolissima, la nuova Volpe occupa soltanto 2,2 mq di spazio, la si può parcheggiare ovunque e, a renderla ancora più ‘appetibile’ sono senza dubbio alcuno i suoi consumi. Ma per presentarla partiamo dal suo stesso nome: Volpe, un acronimo che indica Veicoli Originali Leggeri Privi di Emissioni e che rappresenta un’azienda italiana nata sei anni fa con il preciso obiettivo, grazie ad un team di ingegneri, stilisti e il contributo dei principali centri di ricerca italiani, di realizzare veicoli urbani innovativi e dal design accattivante.

Il frutto del lungo lavoro verrà presentato in anteprima nazionale al Pala K di Cinisello Balsamo in occasione della due giorni di festa programmata per oggi (26 gennaio) e domani (27 gennaio). Ad un anno dall’inaugurazione del kartodromo, la scelta di questo luogo per la presentazione di Volpe è largamente motivata dalla condivisione di un progetto green che ha visto il Pala K di Cinisello protagonista di iniziative volte alla promozione di tecnologie che consentono il risparmio energetico e favoriscono una libertà di movimento urbano sempre più rispettosa dell’ambiente.

La protagonista di questa due giorni non passerà sicuramente inosservata, anche grazie al suo design firmato dal celebre stilista Zagato. Si tratta di una due posti in grado di muoversi con estrema agilità nel traffico urbano e che occupa lo spazio di uno scooter. Ma, soprattutto, a bordo abbondano le strumentazioni tecnologiche: aria condizionata, geo-localizzatore, navigatore touch screen con telefono integrato.

Per quanto riguarda l’alimentazione la Volpe ha in dotazione un motore elettrico che consente di avere un’autonomia fino a 340 chilometri. Questo è reso possibile dalla presenza di un range extender alimentato a gas o benzina che consente al veicolo di autoricaricarsi. L’efficienza è inoltre massimizzata dalla presenza del sistema di recupero dell'energia cinetica di frenata.