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Wingho W3 Triposto Racing

28/02/2014
di Gianluca Maxia

Una vettura ad alte prestazione che vuole abbinare alle prestazioni da pista un look da Concept Car

[ Canada ] - La Wingho Auto Classic è definibile come atelier di supercar. Le sua creature sono uniche e molto originali ma sfruttano la meccanica di vetture Porsche. L’azienda infatti nasce vari decenni fa come officina specializzata in Porsche, per poi seguire la vena creativa del suo fondatore, iniziando così a produrre vetture su base Porsche con carrozzerie avveniristiche ed audaci, molto diverse con la filosofia Porsche.

La creatività della Wingho è da sempre accompagnata alla ricerca della grande performance in pista. Il tutto sempre mettendo tra le priorità la sicurezza e, con davvero grande impegno, la ricerca della massima affidabilità delle sua vetture. “Per vincere una gara bisogna prima di tutto finirla” questo motto è la base della filosofia di questa azienda e dell’approccio con il quale modificano la meccanica delle Porsche che vanno a modificare.

Wingho Auto Classic è un’azienda Canadese e la W3 Triposto è l’interpretazione moderna, e molto attenta all’aerodinamica, della grande classica Porsche 550 RS degli anni 50. La Wingh W3 Triposto è però una vettura assolutamente moderna ed avveniristica; il cruscotto può essere dotato di display LCD che, come le vetture da gara moderne, fornisce tutte le informazioni più dettagliate del motore e della dinamica in tempo reale.

La particolarità principale della vettura è la disposizione del sedile dedicato al pilota che è stato alloggiato in mezzo ai quelli dei due passeggeri e in posizione leggermente avanzata rispetto a questi ultimi. Questa scelta fornisce immediatamente due vantaggi: il pilota ha più spazio per le spalle e le braccia quindi riesce a gestire meglio la vettura al limite, e la posizione al centro della larghezza della vettura permette una valutazione degli ingombri e una sensazione di guida tipica di una monoposto da gara. Nel passato solo un’altra vettura ad alte prestazione ha adottato questo tipo di seduta: era la McLaren F1, ma quella è tutta un’altra storia.