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Cina e Italia: vittoria al primo round


04/08/2008
di Maura De Sanctis

Scontro epocale tra la casa automobilistica cinese e la Fiat per quanto riguarda la nuova Great Wall Peri

Cina e Italia: vittoria al primo round
E’ acceso il contrasto tra le case automobilistiche cinesi e quelle italiane, poiché sempre di più risulta la penetrazione del mercato cinese nel nostro paese. Difatti la Cina rappresenta oggi il secondo mercato automobilistico mondiale e probabilmente le cifre si avvicineranno a quelle statunitensi. La diatriba si è accentuata con la produzione della Great Wall Peri da parte della casa automobilistica cinese che a parere della Fiat sarebbe una copia della Panda.

La Fiat ha così proposto due ricorsi al Tribunale di Torino che ha bloccato l’importazione del modello cinese multando con Euro 15.000,00 chiunque violi la suddetta decisione. Dal canto loro i cinesi non vogliono rinunciare ad importare la propria auto in Italia, cosicché pare proporranno appello avverso la decisione del tribunale torinese sul presupposto che, secondo una seconda perizia vi sarebbe una certa distanza fra i due modelli dal punto di vista tecnico. Inoltre, poiché le macchine sono così tante che sarebbe difficile farle molto differenti le une dalle altre e che quindi alla fine si somigliano un po' tutte.

La clonazione è un fenomeno temutissimo da tutti i produttori di auto occidentali, perché la crisi generalizzata potrebbe spingere i consumatori a comprare cinese visto che costa di meno. Ma il pericolo vero è che la questione si sposti troppo sull'estetica e non sui dati tecnici come la sicurezza. Infatti la tendenza è quella di concentrarsi sulla somiglianza fra auto cinesi e occidentali a discapito dei consumatori che non vengono invece tutelati anche in termini di sicurezza. Un’auto che presenta vizi nell’estetica non è poi cosa importante come una vettura che non sia sicura.

Ci si augura che le Case cinesi siano scrupolose per quanto riguarda le dotazioni di sicurezza dei veicoli e non si preoccupino soltanto dell’estetica. Vi sono tralaltro enti preposti alla omologazione delle auto. Ci auspichiamo che i criteri di scelta utilizzati siano abbastanza severi in modo da garantire la sicurezza dei veicoli piuttosto che esigenze di mercato.

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