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Audi e Toyota puntano sulla tecnologia ibrida per vincere a Le Mans
05/02/2012
di Gianluca Maxia
Sia di Audi che Toyota hanno presentato le vetture da corsa per la prossima gara di Le Mans, ed entrambi i costruttori puntano su sofisticate tecnologie ibride per dominare la gara di durata più famosa al mondo

Il motore è un 3,4 litri aspirato a benzina, V8 con 4 valvole per cilindro, che è stato progettato appositamente per la Toyota TS030 e per essere accoppiato ai motori elettrici. Infatti la TS030 è equipaggiata con due motori elettrici, uno all'avantreno prodotto e sviluppato da Aisin AW e uno al retrotreno realizzato da DENSO, partner ufficiale e storico di Toyota nelle competizioni. Questa vettura è stata assemblata, per la prima volta quest'anno in gennaio e ha messo le ruote in pista, per i primi test, l' 11 e 13 Gennaio nel circuito Paul Richard, guidata da Alex Wurz, Nicolas Lapierre e da Hiroaki Ishiura. Le loro prime impressioni sono state di stupore e meraviglia per come la Toyota TS030 sia già capace di comportarsi come una vera auto da corsa, quindi il plus della propulsione elettrica è realmente efficace e aggiunge qualcosa al complesso senza apportare handicap di alcun tipo. La Toyota ha intenzione di partecipare al campionato FIA World Endurance, e quindi anche a Le Mans con due TS030, per la prima vettura è già stata scelto il team di piloti che si alterneranno al volante: Alex Wurz, Nicolas Lapierre e Kazuki Nakajima; mentre per la seconda la Toyota sta ancora decidendo i possibili piloti.
Parlare della 24 Ore di Le Mans e non citare Audi sarebbe quasi impossibile; da anni, infatti, la casa dei quattro anelli iscrive alla gara francese veicoli innovativi, stabilendo primati mondiali di tecnologia vincente. Dopo aver portato alla vittoria nel 2001 il primo motore a benzina con sistema di iniezione FSI e dopo il 2006, in cui fece trionfare, per la prima volta nella sua storia, un motore Diesel con le velocissime Audi R8 TDI, nel 2012 annuncia l'iscrizione di due Audi R8 TDI con sistema ibrido. Questa è dunque la prima vettura da corsa a gasolio che si avvale anche di un motore elettrico.
La presentazione ufficiale della versione ibrida dell'Audi R8 TDI avverrà a fine febbraio, però è già trapelato che audi iscriverà al campionato FIA World Endurance anche altre due R8 non dotate di sistema ibrido, schierando quindi quattro vetture. I team di piloti che si alterneranno al volante delle R8 sono stati in parte già definiti, ci saranno talenti del calibro di: Allan McNish, Oliver Jarvis, Timo Bernhard e Andrè Lotterer. Sono anche già stati messi a calendario diversi appuntamenti in pista dove effettuare test sulle Audi R8 TDI ibride. Sicuramente il futuro delle macchine da corsa sarà quello di abbinare il propulsore a combustibile fossile con motori elettrici, e sicuramente grazie ai notevoli sforzi e investimenti che vengono effettuati dalle varie case produttrici vedremo delle vetture che saranno capaci di prestazioni sempre più incredibili, però gli ingegneri e i progettisti devo ricordarsi che i tifosi e gli spettatori devono poter sentire le vetture che vedono sfrecciare davanti ai loro occhi; il ruggito di un'auto da corsa è qualcosa che fa diventare, un semplice spettatore un grande appassionato, è qualcosa che la prima volta che si sente rimane impresso nella memoria per tutta la vita. E questo ruggito è stato cancellato già con le prime auto da corsa diesel, ora che saranno anche ibride il rischio che nessun si accorga del vincitore è sempre più concreto.
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