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Tav, ancora scontri
20/07/2013
di Giovanni Iozzia
Nella notte tra venerdì e sabato centinaia di attivisti hanno attaccato il cantiere in Val di Susa. Nove arresti da parte delle Forze dell´Ordine

Non era ancora suonata la mezzanotte quando numerosi manifestati hanno incendiato diversi copertoni sull'autostrada A32, all'altezza delle Galleria Giglione. Contemporaneamente circa 350 attivisti, dei quali almeno 200 a viso coperto, hanno sferrato l'attacco verso diversi punti del cantiere della Maddalena di Chiomonte lanciando razzi, bengala, bombe carta e pietre.
Le Forze dell'ordine sono intervenute con idranti e gas lacrimogeni. Dopo un'ora di scontri l'attacco è stato respinto e la situazione è tornata alla normalità .
Nel corso della bonifica dell'area intorno al cantiere, poliziotti e carabinieri ha rinvenuto residui di grossi petardi, di razzi da segnalazione, di bulloni, di fionde, di mazze, maschere antigas, cappucci, sacchetti di pietre, scudi artigianali e persino resti di bottiglie molotov e un'ascia.
I 9 arrestati, 7 dalla Polizia e 2 dai Carabinieri (alcuni di essi sono vicini alle aree dei centri sociali e altri lo sono ai circoli anarchici), provengono da diverse città italiane e tra loro c'è anche il figlio di un giudice torinese che è in servizio a Napoli. Uno è rimasto ferito ed è stato trasferito in ospedale. Due attivisti, una donna di 33 anni e un ragazzo di 17, sono stati denunciati a piede libero.
«Questa è violenza allo stato puro - ha detto il capo della Digos, Giuseppe Petronzi - Gli attivisti arrivano da Francia, Spagna, Turchia e Grecia. Personaggi che appartengono a movimenti e ideologie diverse attirati però dalla campagna di opposizione violenta al Tav».
«La risposta delle istituzioni all'inaccettabile attacco di questa notte contro la Tav sarà decisa e ferma come quella delle forze dell'ordine, alle quali va tutta la mia solidarietà e il mio plauso - ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi -. I tentativi di guerriglia, una sorta di assurda campagna estiva, di un movimento che non sembra aver più ragioni se non la violenza cieca non hanno futuro. La Tav è un'opera strategica per l'Italia e per l'Europa decisa democraticamente e lo Stato non indietreggerà di un millimetro dalla sua difesa e dalla volontà di realizzarla».
«Lo Stato non si ferma e non consente alcuna forma di intimidazione - ha affermato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano -. Lo Stato non si ferma neanche di fronte ad attacchi di pura guerriglia come quelli avvenuti questa notte al cantiere Tav di Chiomonte».
«Si tratta di episodi gravissimi - ha continuato Alfano - che, per modalità e violenza, non possono definirsi manifestazioni di dissenso, ma sono dei veri e propri attacchi mirati alle Forze dell'ordine che sono al servizio dello Stato e che, anche questa notte, sono prontamente intervenute. Ringrazio, quindi queste donne e questi uomini, impegnati ogni giorno per la sicurezza dei cittadini e del Paese ed esprimo vicinanza ai feriti, con l'augurio di una pronta guarigione».
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