☰
Automania.it

News Abbinata: Mazda, Subaru e Ssangyong, le concept di Ginevra

Fotogallery

Mazda - Subaru ha svelato a Ginevra la premiere Viziv 2 Concept, un crossover, che delinea il futuro orientamento del marchio in fatto di design e tecnologie. width=
Concept Ginevra 2014 - Subaru ha svelato a Ginevra la premiere Viziv 2 Concept, un crossover, che delinea il futuro orientamento del marchio in fatto di design e tecnologie.
Mazda HAZUMI, presentata in veste di premiere al Salone di Ginevra anticipa la prossima generazione di utilitarie Mazda. Mazda HAZUMI propone nuove soluzioni dedicate alla sicurezza degli occupanti, come il sistema i-ACTIVSENSE. La carrozzeria di Hazumi appare compatta ma di grande impatto visivo. Il motore diesel SKYACTIV-D da 1.5 litri di nuova concezione garantisce, inoltre, consumi contenuti senza limitare la vivacità delle prestazioni. Mazda HAZUMI offre la gamma completa delle tecnologie SKYACTIV Technology.
Subaru ha svelato a Ginevra la premiere Viziv 2 Concept, un crossover, che delinea il futuro orientamento del marchio in fatto di design e tecnologie. Subaru Viziv 2 Concept punta a soddisfare il piacere di guida e la compatibilità ambientale, il design e la funzionalità. Viziv indica “Vision for Innovation†e ricorda lo spirito visionario di Subaru. La motorizzazione della SUBARU VIZIV 2 CONCEPT si avvale di un sistema ibrido plug-in.
Presso il Palexpo di Ginevra possiamo, infine, guardare a distanza ravvicinata l’inedita SsangYong XLV Concept. Più lungo di 290 mm rispetto a XIV-1, XLV può accogliere fino a 7 passeggeri nella disposizione 2+2+2+1, che consente di far scorrere il settimo sedile tra la seconda e la terza fila. SsangYong XLV è uno dei modelli strategici sui quali si punterà per favorire la crescita del marchio. XLV significa eXciting Smart Lifestyle Vehicle ed indica un veicolo multi-funzione che offre anche a una guida esaltante e gradevole.


© 2015 - 2025 Automania® è un marchio registrato - Testata Giornalistica on line iscritta nel Registro della Stampa presso il Tribunale Bari n. 405/2010