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Fiat: oltre un miliardo di investimenti per Mirafiori
26/11/2010
di Fabiana Muceli
L´ad del Lingotto ha presentato il piano per il rilancio produttivo dello stabilimento. Consenso dal ministro Sacconi, cauta la Fiom

Secondo quanto sostenuto da Marchionne, la metà dei modelli prodotti sarà “destinata a raggiungere i mercati di tutto il mondo, specialmente l'America”. Un'attività che dovrebbe salvaguardare il lavoro degli attuali addetti e aprire per una nuova crescita occupazionale. Sarà inoltre garantita la produzione della Mito, mentre cesseranno nel corso del 2011 quelle di Idea e Musa.
Il progetto di Sergio Marchionne e della Fiat ha trovato il consenso del ministro del lavoro Maurizio Sacconi: “Ho apprezzato la proposta perchè da un lato mantiene l'impegno del progetto Fabbrica Italia e dall'altro dimostra che la dimensione multinazionale del gruppo determina non solo l'uscita, ma anche l'ingresso di produzione”. Per i dettagli del piano non bisognerà attendere troppo, forse già dalla prossima settimana, secondo quanto sostengono i sindacati che hanno firmato l'accordo di Pomigliano (esclusa la Fiom). E per quanto riguarda la consultazione dei lavoratori, si parla del periodo a cavallo dell'Immacolata, quando lo stabilimento di Mirafiori sarà in attività.
E proprio dal fronte della Fiom arrivano i primi commenti, con il responsabile auto Giorgio Ariaudo: “Trovo interessante l'apertura di Marchionne, diciamo sì a una trattativa senza pregiudiziali, ma se si vuole riprodurre il modello Pomigliano noi non siamo d'accordo”.
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