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Marchionne resterà alla Fiat certamente fino al 2017


15/01/2014
di Giovanni Iozzia

Lo annunciato il presidente del Gruppo John Elkann. Il prossimo 29 gennaio forse il nome della nuova azienda che unisce Fiat e Chrysler

Marchionne resterà alla Fiat certamente fino al 2017
[ Detroit, Michigan, Stati Uniti ] - Sergio Marchionne sarà l'amministratore delegato della Fiat certamente fino al 2017. Lo ha dichiarato a Detroit il presidente del Gruppo automobilistico torinese, John Elkann: «Marchionne resterà almeno per tutta la durata del piano industriale triennale. Il vertice della nuova società sarà composto da Marchionne e il sottoscritto, quindi non cambiano Presidente e Ad. Il piano di maggio va avanti per tre anni e non c’è dubbio che sarà portato avanti da Marchionne».

«Il futuro, invece, è aperto – ha aggiunto Elkann -. Abbiamo molte persone capaci in Fiat-Chrysler, le identificheremo ma non prima della fine del piano.
Anche Marchionne ha confermato che il suo successore sarà preso internamente dall’azienda, nella quale si stanno formando giovani di grande qualità».
Elkan ha poi aggiunto scherzando: «Non importa che parli italiano l'importante è che sappia l'inglese per farsi capire dal mondo».

Parlando del pieno controllo della Chrysler raggiunto dalla Fiat, John Elkann, si è dichiarato orgoglioso ed emozionato del traguardo raggiunto: «La nuova società che nascerà ha un futuro che potevamo solo sognare fino a qualche tempo fa. Ho vissuto anni in cui nonostante il successo di alcuni mercati come il Brasile, c'era sempre una sensazione di precarietà. Sono grato a Marchionne e a tutti coloro che hanno lavorato per costruire questo successo».

Sergio Marchionne dal canto suo spiega anche che non sarà necessario alcun aumento di capitale e che non ci sono allarmi né sul debito né sulla liquidità: «Abbiamo le risorse per fare quello vogliamo fare – ha dichiarato - e se avessi ascoltato tutti gli analisti sarei morto d'infarto un milione di volte» ed ha rassicurato che le Alfa Romeo saranno tutte prodotte in Italia e per questo sarà utilizzato «il know how della Ferrari».

Per quel che riguarda gli investimenti italiani Marchionne precisa che tutto «dipenderà dal mercato ma l'obiettivo resta quello di far rientrare tutti i cassaintegrati». Questo dipenderà dalla ripresa del mercato europeo che, purtroppo, non sembra potersi avverare in tempi brevi.

Prossimo, importante appuntamento, sarà il 29 gennaio prossimo quando si riunirà il Consiglio di Amministrazione del Lingotto e saranno esaminati i conti del quarto trimestre del 2013 di Fiat e si potrebbe anche scegliere il nome della nuova azienda.
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